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Ballata dell'usignolo e del serpente. Hunger Games Copertina flessibile – 24 ottobre 2023
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa608 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreMondadori
- Data di pubblicazione24 ottobre 2023
- Età di letturaDa 14 anni in su
- Dimensioni13 x 4.6 x 20 cm
- ISBN-108804780444
- ISBN-13978-8804780441
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Dettagli prodotto
- Editore : Mondadori (24 ottobre 2023)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 608 pagine
- ISBN-10 : 8804780444
- ISBN-13 : 978-8804780441
- Peso articolo : 550 g
- Dimensioni : 13 x 4.6 x 20 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 23,589 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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- n. 30 in Libri di fantascienza distopica per ragazzi
- n. 457 in Fantascienza (Libri)
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Quando è uscito il film però mi sono detta che prima dovevo assolutamente leggerlo ed eccomi qui.
A differenza dei primi tre, questo prequel è scritto in terza persona. È come se l’autrice avesse voluto farci vedere il punto di vista di Coriolanus ma allo stesso tempo farci prendere le distanze, ricordarci che è cattivo.
Ed è cattivo Coriolanus Snow, futuro dittatore di Panem. Solo che non lo vediamo subito. All’ inizio viene quasi da comprendere questo giovane rampollo caduto in disgrazia per colpa della guerra che cerca a tutti i costi un riscatto sociale.
Ma pian piano emerge la totale mancanza di empatia di Snow. Tutte le cose che fa sono fatte per apparire.
È totalmente incapace di amare. Crede di provare amore per Lucy Gray ma ama solo il riflesso di se stesso negli occhi della ragazza. Tanto che quando alla fine lei comprende la sua vera natura diventa un ostacolo per il nostro Coriolanus.
Se si hanno dubbi pensiamo a come ha reagito una volta tornato a Capitol, una volta capito che si Lucy Gray non sarebbe rimasta memoria:”[…]Nel giro di qualche anno sarebbe rimasto solo un vago ricordo della ragazza che una volta aveva cantato nell’arena. E poi anche quello sarebbe stato dimenticato. Addio Lucy Gray, in fondo ti conoscevamo appena “.
Io credo che l’autrice ci abbia voluto far assistere gradualmente all’evolversi della vera natura di Snow e che la morte di Seianus finalmente ha permesso al mostro di esprimersi. ( Unica cosa che riporta a Capitol? Non la cipria di sua mamma o le foto ma la bussola del padre).
E Lucy Gray? È morta? Io credo che il finale sospeso sia il migliore. Non sapremo mai la sua fine che resta avvolta nel mistero come la ragazzina della canzone.
D’ altra parte forse è vero che non conosceremo mai davvero Lucy Gray perché l’abbiamo sempre letta dal punto di vista di Coriolanus.
In linea di massima è un libro che mi è piaciuto e non ha da invidiare ai suoi predecessori.
Quando è uscito il film però mi sono detta che prima dovevo assolutamente leggerlo ed eccomi qui.
A differenza dei primi tre, questo prequel è scritto in terza persona. È come se l’autrice avesse voluto farci vedere il punto di vista di Coriolanus ma allo stesso tempo farci prendere le distanze, ricordarci che è cattivo.
Ed è cattivo Coriolanus Snow, futuro dittatore di Panem. Solo che non lo vediamo subito. All’ inizio viene quasi da comprendere questo giovane rampollo caduto in disgrazia per colpa della guerra che cerca a tutti i costi un riscatto sociale.
Ma pian piano emerge la totale mancanza di empatia di Snow. Tutte le cose che fa sono fatte per apparire.
È totalmente incapace di amare. Crede di provare amore per Lucy Gray ma ama solo il riflesso di se stesso negli occhi della ragazza. Tanto che quando alla fine lei comprende la sua vera natura diventa un ostacolo per il nostro Coriolanus.
Se si hanno dubbi pensiamo a come ha reagito una volta tornato a Capitol, una volta capito che si Lucy Gray non sarebbe rimasta memoria:”[…]Nel giro di qualche anno sarebbe rimasto solo un vago ricordo della ragazza che una volta aveva cantato nell’arena. E poi anche quello sarebbe stato dimenticato. Addio Lucy Gray, in fondo ti conoscevamo appena “.
Io credo che l’autrice ci abbia voluto far assistere gradualmente all’evolversi della vera natura di Snow e che la morte di Seianus finalmente ha permesso al mostro di esprimersi. ( Unica cosa che riporta a Capitol? Non la cipria di sua mamma o le foto ma la bussola del padre).
E Lucy Gray? È morta? Io credo che il finale sospeso sia il migliore. Non sapremo mai la sua fine che resta avvolta nel mistero come la ragazzina della canzone.
D’ altra parte forse è vero che non conosceremo mai davvero Lucy Gray perché l’abbiamo sempre letta dal punto di vista di Coriolanus.
In linea di massima è un libro che mi è piaciuto e non ha da invidiare ai suoi predecessori.
È questo che ci siamo sempre chiesti e finalmente Susanne Collins soddisfa la nostra curiosità.
Con questo libro ci troveremo catapultati in una Panem alla soglia dei decimi hunger games e quindi ben 64 anni prima della saga originaria.
La scelta è azzeccata a mio modo di vedere; finalmente potremo approfondire la crescita del futuro dittatore di Panem e l'evoluzione degli spietato giochi.
Coriolanus sarà il protagonista di questa storia; da rampollo di una delle famiglie nobili della nazione (ora decaduta), si ritroverà mentore di un tributo, sua unica speranza è vincere i giochi per poter beneficiare di una borsa di studio che gli consentirebbe di accedere all'università. Tuttavia a lui viene assegnato il tributo femmina del distretto 12 e quindi parte da sfavorito.
Tuttavia il tributo a lui assegnato è Lucy Gray Baird, una ragazza con la gonna arcobaleno che quando canta riesce a far innamorare tutta panem e sopratutto coriolanus. Lui comprende il potenziale della spettacolarizzazione dei giochi e sfrutterà l'adorazione del pubblico per il suo tributo.
La trama è in terza persona e molto scorrevole.
Con coriolanus vivremo le contraddizioni e la spietatezza di una Panem ancora ferita e lacerata dalla guerra.
Sebbene Snow abbia varie occasioni per cambiare la propria vita ed uscire dalle spire di una nazione cinica, decide di giurare fedeltà ad essa ed alle atrocità che compie, giudicandole come un male necessario per contrastare la malvagità umana.
Gli hunger games non sono altro che una battaglia annuale che panem svolge con i distretti per controllare una guerra eterna, quanto immaginaria ed ingiusta.
Il nostro coriolanus, giovane rampante, spietato, subdolo e calcolatore, non riuscirà ad uscire fuori dagli schemi e manterrà la sua coerenza, ma anche il suo animo piatto, come tutti i personaggi di capito city (eccetto seianus che, però, viene dal distretto 2) e sfuggirà anche all'amore come se fosse un grave pericolo.
In altre parole assistiamo alla ascesa inarrestabile del futuro dittatore di Panem (gli snow si posano sempre in cima).
Il libro è scorrevole e piacevole; il finale sorprendente, ma a mio parere troppo frettoloso.
Consigliato a chiunque abbia letto con piacere la saga originaria e anche a chi si approccia agli hunger games per la prima volta.
Trasformarlo in un protagonista con cui si può empatizzare e dargli quella tridimensionalità profondamente negata è un'impresa piuttosto difficile , e i pochi tentativi simili non sono sempre rtiuscitissimi.
Eppure, visto che la Collins sa quel che fa, questo romanzo funziona. Si empatizza (il giusto) con il povero Coriolanus, ma allo stesso tempo è chiaro che non è vittima degli eventi e che decide scientemente di fare quello che fa. Riesce quindi a proporcelo in una luce diversa, senza però snaturarlo.
lettura velocissima,
Recensito in Italia il 28 gennaio 2024