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Una stanza piena di gente Copertina flessibile – 19 novembre 2009
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa544 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreNord
- Data di pubblicazione19 novembre 2009
- Dimensioni13.6 x 4.3 x 20.5 cm
- ISBN-108842914363
- ISBN-13978-8842914365
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Dall'editore
«Un libro sconvolgente.» The Los Angeles Times
Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karate; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Allen, Tommy, David, Adalana e Christopher.
Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro, che con la passione e lo slancio di un resoconto in presa diretta ricostruisce l'incredibile vicenda di Billy Milligan e ci permette di entrare in quella «stanza piena di gente» che è la sua psiche. Una visita che ci lascia sconvolti e turbati, ma che ci induce a riflettere sull'abisso nascosto in ogni uomo. Perché, come scrive lo stesso Billy all'autore: «Solo chiudendo la porta sul mondo reale, noi potremo vivere in pace nel nostro».
Dettagli prodotto
- Editore : Nord; 34° edizione (19 novembre 2009)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 544 pagine
- ISBN-10 : 8842914363
- ISBN-13 : 978-8842914365
- Peso articolo : 400 g
- Dimensioni : 13.6 x 4.3 x 20.5 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 750 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 8 in Narrativa biografica (Libri)
- n. 36 in Psicologia (Libri)
- Recensioni dei clienti:
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Billy, infatti, a seguito di un processo per rapimento, stupro e rapina a tre donne, diventò un vero e proprio caso mediatico a causa dello scalpore che creò la sua diagnosi e per l’esito del processo.
Siamo negli anni ’70, a quel tempo, Billy sembrava possedere 10 personalità distinte, ognuna contraddistinta da un nome e delle caratteristiche precise.
In realtà, in seguito si scoprì che il suo disturbo dissociativo era molto più complesso di come era apparso e le personalità erano molte di più, per la precisione 24…
Il libro ripercorre la storia di Billy da quando è stato arrestato, e successivamente man mano che lui prende coscienza della sua situazione e segue la terapia, viene ricostruita la sua storia precedente da cui sembra avere origine la suddivisione delle personalità.
Impressioni
È stata una lettura molto interessante.
Addentrarsi nella storia di una persona affetta da questa patologia, vedendo il punto di vista delle diverse personalità di cui Billy inizialmente non aveva coscienza, è stato curioso e affascinante.
Quante cose può creare la mente!
A tratti è angosciante, a tratti ti fa ragionare sulla situazione delle patologie mentali e allo stesso tempo sul timore della società per la paura del pericolo che ne può derivare, fa riflettere sulla sofferenza che c’è nell’individuo malato e su quella della comunità.
Un libro che fa pensare.
Un libro per alcuni tratti attuale.
Dimostra come un percorso specifico e specializzato in una patologia potrebbe aiutare un individuo malato, e come, invece, a volte si preferiscano servizi non adatti al caso.
Terrificante la parte finale (non voglio farvi spoiler).
Un libro da leggere con mente aperta per poterne capire le dinamiche.
Non è un libro leggero, per cui ve lo consiglio se siete interessati all’argomento o se siete affascinati dalla mente umana.
Unica pecca: è molto lungo, e a volte i riferimenti alle leggi e ai processi appesantiscono un po’ la lettura.
Per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale.
William Stanley Milligan (Billy) non colpevole.
Riuscite a immaginare 24 personalità, scusate, 24 “persone” tutte insieme all’interno di un unico uomo?
Giustizia, questo si pensa quando qualcuno compie degli atti atroci che danneggiano un’altra persona. Ci risulta così semplice e scontato giudicare questo qualcuno come una persona malvagia e senza scrupoli.
E se non fosse così?!
Fermamente convinta che ogni gesto, anche il più terribile, abbia una sua logica/spiegazione ho deciso di approcciarmi a questo libro cercando di essere più “neutrale” possibile. Capire ciò che è realmente accaduto evitando di farmi condizionare dalla storia (atroce) personale di Billy.
Alla luce di tutto, William Stanley Milligan doveva essere dichiarato colpevole (secondo il mio punto di vista).
“Non sono personalità, dottor George. Sono persone”.
A maggior ragione, una di quelle persone, in quella stanza, doveva pagare i crimini commessi.
Per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale.
William Stanley Milligan (Billy) non colpevole.
Riuscite a immaginare 24 personalità, scusate, 24 “persone” tutte insieme all’interno di un unico uomo?
Giustizia, questo si pensa quando qualcuno compie degli atti atroci che danneggiano un’altra persona. Ci risulta così semplice e scontato giudicare questo qualcuno come una persona malvagia e senza scrupoli.
E se non fosse così?!
Fermamente convinta che ogni gesto, anche il più terribile, abbia una sua logica/spiegazione ho deciso di approcciarmi a questo libro cercando di essere più “neutrale” possibile. Capire ciò che è realmente accaduto evitando di farmi condizionare dalla storia (atroce) personale di Billy.
Alla luce di tutto, William Stanley Milligan doveva essere dichiarato colpevole (secondo il mio punto di vista).
“Non sono personalità, dottor George. Sono persone”.
A maggior ragione, una di quelle persone, in quella stanza, doveva pagare i crimini commessi.