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Storia di ragazzi difettosi Copertina rigida – 7 settembre 2021
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- Età di letturaDa 11 anni in su
- Lunghezza stampa246 pagine
- LinguaItaliano
- Dimensioni15 x 2.6 x 22.1 cm
- EditorePiemme
- Data di pubblicazione7 settembre 2021
- ISBN-108856680386
- ISBN-13978-8856680386
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Dettagli prodotto
- Editore : Piemme (7 settembre 2021)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 246 pagine
- ISBN-10 : 8856680386
- ISBN-13 : 978-8856680386
- Peso articolo : 420 g
- Dimensioni : 15 x 2.6 x 22.1 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 56.357 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 335 in Autostima e fiducia in se stessi per bambini
- n. 5.275 in Letteratura e narrativa per bambini (Libri)
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Questo libro conquista per la sua narrazione schietta e scoppiettante, per l’attualità del tema e per la delicatezza con cui vengono portate alla luce alcune tematiche che di rado trovo in libri per adolescenti pur facendo parte della vita di gran parte di noi, adolescenti o meno.
Anche in questo libro Sagnibene ha delle belle intuizioni, lascia il lettore curioso di andare avanti con il racconto e non è mai banale nè con la sfaccettatura dei suoi personaggi (principali e non!!), nè con le ambientazioni o le piccole particolarità che costellano tutto il racconto.
Non vado nel dettaglio perché non voglio rovinare la lettura ai prossimi lettori, mi fermo solo ad un vivo “consigliato!!” (Libro…. e autrice!!)
Non è la prima volta che mi trovo a leggere una storia scritta da questa autrice e devo ammettere che la sua capacità di introspezione e di immedesimazione all’interno di romanzi corali, con più personalità che appaiono sul palcoscenico, è davvero credibile, autentica, delicata.
Ho apprezzato moltissimo il modo in cui ha gestito il percorso di crescita e di presa di coscienza della protagonista, Arianna: ben dosato e calibrato nei vari aspetti, non scontato, non banale. Insomma, assolutamente vero e realisticamente reso.
Attorno al personaggio principale ruotano poi numerose figure: tutte a loro modo peculiari e caratterizzate da questo o da quel tratto distintivo. Enea, Mia, la Professoressa, la Zia, il quartiere stesso … Sono tutti elementi che si aggrappano e vanno a colorare un mondo fatto troppo spesso di cliché e etichette incastonate addosso alle persone con la colla super resistente.
La recensione continua sul blog Rachel Sandman Author Wordpress
Non è, dunque, difficile immaginarsi l’intera storia come se si stesse guardando un film e questo è dovuto, soprattutto, alla presenza di una caratterizzazione forte dei personaggi a livello psicologico. Arianna è timida, chiusa in se stessa e tormentata, Mia – invece- è forte all’esterno ma basta poco perché si spezzi. La zia di Arianna, poi, è la tipica figura genitoriale che pensa di fare del bene sbagliando, poiché non istaura una comunicazione attiva con la nipote, la quale è capace di dire la sua e di gridare aiuto. I bulli della scuola, poi, sono veramente terribili e insopportabili: danno un chiaro esempio del tipo di gente che merita di essere denunciata, nonostante i consensi fra coetanei che si aggiudicano. Accennato risulta, invece, l’aspetto fisico ma comunque poco importante per la storia. Qui, il fulcro principale è capire le dinamiche adolescenziali e il modo in cui i ragazzi ‘difettosi’ possono elevarsi ad uno stile di vita migliore, più sano per la loro psiche ancora fragile e immatura. Valentina Sagnibene ha dato voce ad un coro silenzioso di ragazzi che, pieni di fragilità, si trovano a fronteggiare la vita di tutti i giorni, tra i banchi di scuola.
L’ambientazione è molto importante per la trama stessa: ci troviamo in una sorta di piccola cittadina dove tutti conoscono tutti e dove è difficile nascondersi. Eppure, l’omertà è il punto forte di questo genere di posti e, anche qui, sembra quasi che le parole ‘denunciare’ e ‘bullismo’ non vadano di pari passo. Inoltre, è dalla stessa ambientazione che viene esaltato il concetto di ‘pregiudizio’, sulla base del quale si giudica qualcuno dalle apparenze senza conoscerne la storia. La narrazione è fluida e permette, per tale ragione, una lettura molto veloce. Stiamo parlando di 241 pagine, suddivise in tre parti e non avrei aggiunto nient’altro. Poiché è un romanzo indirizzato ad un pubblico piccino è giusto che le pagine siano in numero ridotto: ciò non vuol dire che il contenuto sia povero. Anzi, l’ho trovato pieno di spunti di riflessione e insegnamenti validi. ‘Storia di ragazzi difettosi’ è un inno a dire NO! Ad alzare la testa, nonostante tu sia per terra, e a dire basta a tutto ciò che disturba il nostro quieto vivere. Sono veramente contenta di questa nuova pubblicazione, Valentina merita sempre qualcosa e da parte mia c’è un grandissimo GRAZIE.
Grazie per aver parlato di un argomento del genere senza censure e senza pesantezza.
Grazie per aver deciso di essere buona e genuina anche nelle tue storie.
Grazie per la fiducia che mi hai dato ancora una volta.
Sono veramente felice di averti conosciuta e di averti scoperta come scrittrice.
Perché ora lo so, adesso mi rendo conto di quanto ognuno di noi sia unico, e di quanto sia importante preservare questa unicità. È anche vero però che forse è necessario sentirsi fuori posto in una certa fase della vita, ci aiuta a conoscerci meglio, a renderci conto degli errori e delle cose importanti. E dirò di più: nonostante l’età, credo che un libro di questo tipo, con le piccole verità che contiene, sia in un certo qual modo necessario in qualunque momento.
Come un piccolo remainder da tenere sul comodino e rileggere all’occorrenza. Non si è mai troppo grandi per capire, sbagliare, rimediare ed emozionarci. Valentina ha saputo dare voce a situazioni che tutti, anche se in modalità differenti, abbiamo vissuto.
È un romanzo che colpisce per la sua schiettezza e semplicità. Incuriosisce ed appassiona, e, se letto da grandi, tocca le corde dell’anima che a volte mettiamo da parte con l’età.
Recensito in Italia il 17 ottobre 2021
Perché ora lo so, adesso mi rendo conto di quanto ognuno di noi sia unico, e di quanto sia importante preservare questa unicità. È anche vero però che forse è necessario sentirsi fuori posto in una certa fase della vita, ci aiuta a conoscerci meglio, a renderci conto degli errori e delle cose importanti. E dirò di più: nonostante l’età, credo che un libro di questo tipo, con le piccole verità che contiene, sia in un certo qual modo necessario in qualunque momento.
Come un piccolo remainder da tenere sul comodino e rileggere all’occorrenza. Non si è mai troppo grandi per capire, sbagliare, rimediare ed emozionarci. Valentina ha saputo dare voce a situazioni che tutti, anche se in modalità differenti, abbiamo vissuto.
È un romanzo che colpisce per la sua schiettezza e semplicità. Incuriosisce ed appassiona, e, se letto da grandi, tocca le corde dell’anima che a volte mettiamo da parte con l’età.