Premessa: chi si aspetta miracoli, in generale, farebbe meglio a cambiare approccio, in quanto niente arriva senza compromessi e sforzi. Declinando questo concetto rispetto al tema alimentazione: a meno di avere un metabolismo disumano (casistica più unica che rara), il dimagrimento o il mantenimento della forma fisica non può prescindere dal monitoraggio delle calorie... e da qui non si scappa, che piaccia o meno.
Dire che quanto scritto in questo libro possa fomentare eventuali disturbi alimentari è intellettualmente disonesto, in primis perché per risolvere tali problematiche è sempre necessario un supporto psicologico diretto e di certo non possono essere sufficienti delle parole scritte nero su bianco; in secundis perché un testo scritto da una dottoressa e docente di nutrizione, per quanto si voglia diffondere un messaggio di maggior distensione verso il cibo, non può contraddire i pilastri e le premesse scientifiche, invitando a ignorare macro e micro-nutrienti e a mangiare la qualsiasi in qualunque momento. Se così fosse, un libro a tema alimentazione non avrebbe neppure motivo di esistere.
La dott.ssa Biondi, partendo da alcuni semplici calcoli di base, aiuta a stimare il proprio metabolismo settimanale - e di conseguenza giornaliero - tenendo in considerazione eventuali aperitivi, cene fuori, pizze del fine settimana: questi non vengono assolutamente demonizzati o inseriti nel calcolo delle calorie fino al millesimo; al contrario, fornendo stime indicative circa le calorie di queste pietanze più elaborate, si vuole invitare il lettore semplicemente a prendere coscienza di ciò che ingerisce, senza dover reputare una carbonara "cibo cattivo" in quanto ricco di grassi e dunque maggiormente calorico rispetto a delle penne all'arrabbiata.
Il messaggio è uno ed è molto essenziale: tutto si può mangiare, non esistono cibi consentiti e cibi da evitare, nessun cibo costituisce un male in sé, perché il cibo NON ha valore morale e pertanto non va concepito né come un qualcosa di meramente funzionale (e dunque mi mangio solo yogurt greco 0%, tacchino, bresaola e albume) né come una soluzione a mancanze emotive. Il cibo è fonte di nutrimento, è ciò che alimenta il nostro motore, non solo sul piano fisiologico, ma anche a livello sociale e come collante di convivialità. Pertanto dovremmo riuscire a capire che le rinunce estreme nel quotidiano non portano alcun frutto, se non quello di farci desiderare in maniera "smodata" gli alimenti che abbiamo categorizzato come "proibiti", causandoci spiacevoli episodi come le abbuffate o il senso di colpa a seguito di una semplice cena fuori.
Stimare il proprio fabbisogno calorico è però un passo fondamentale per arrivare a tale consapevolezza e serenità nel proprio rapporto con l'alimentazione. Se si riesce ad inserire cibi che soddisfano il palato nel quotidiano e nelle giuste quantità, qualsiasi invito non preventivato, fine settimana, pranzo di matrimonio, non costituirà alcun problema: non ci arriveremo con un appetito nervoso da lupi e potremo pertanto goderci l'atmosfera festosa senza essere assaliti dal rimorso di "aver rovinato tutto" o ritrovarsi a fare il bis e il tris di ogni piatto, poiché veniamo da cinque giorni di stenti e privazioni.
La dottoressa lo ripete in lungo e in largo: stimare per avere consapevolezza. La stima - lo dice la parola stessa - è un concetto orientativo, che prevede un margine di errore più o meno ampio. Chi ritiene che Bilanciamo sia un sistema dogmatico e strettamente legato alla precisione matematica, ha compreso ben poco e gli suggerirei una rilettura scevra da preconcetti. Chi invece è convinto che il libro sia una ripetizione delle storie Instagram, dovrebbe forse riconsiderare la propria prospettiva di partenza: eventualmente è il contrario - i contenuti social sono una ripetizione del contenuto dei libri - semplicemente perché la scienza è una ed unica ed è inevitabile ribadire la verità.
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| formato | copertina flessibile | ebook |
GIULIA BIONDI
È laureata in Biologia della Nutrizione con doppia specializzazione in Nutrizione Clinica e in Scienza dell’Alimentazione dietetica applicata e fabbisogni nutrizionali degli sportivi. È docente e relatrice nel Lazio per conto del CONI, per la Fondazione Bio Campus all’Istituto Tecnico Superiore delle nuove tecnologie per il Made in Italy e per il Centro Europeo di Studi Manageriali. Esperta di Educazione alimentare, tutta la sua vita ruota attorno al mondo della nutrizione umana.
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😍
Ho letto questo libro tutto d'un fiato. È davvero fatto bene, con parole semplici ti vengono spiegati concetti "difficili" e complessi sul mondo della nutrizione 😍. Non vedo l'ora di rileggerlo e mettere in pratica ciò che ho letto e imparato.
