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Dimentica il mio nome Formato Kindle

4,7 4,7 su 5 stelle 2.764 voti

Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione.
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questo mondo non mi renderà cattivo interni
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Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia La profezia dell'armadillo Un polpo alla gola Dodici Dimentica il mio nome Kobane calling. Oggi
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Autore Zerocalcare Zerocalcare Zerocalcare Zerocalcare

Descrizione prodotto

Dalla seconda/terza di copertina

Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione, Dimentica il mio nome è un piccolo gioiello narrativo, la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di un talento puro e innegabile.

Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B00NEIGLDA
  • Editore ‏ : ‎ BAO Publishing (16 ottobre 2014)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 90739 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Non abilitato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Non abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Non abilitata
  • Recensioni dei clienti:
    4,7 4,7 su 5 stelle 2.764 voti

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Zerocalcare
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2.764 valutazioni globali
La famiglia: più la conosci …e meno ti uccide
5 Stelle
La famiglia: più la conosci …e meno ti uccide
Nella nostra cultura, soprattutto quella a partire dal secondo dopoguerra, la famiglia è un elemento della società “indiscutibile”. Il motto “Dio, Patria e Famiglia” e la storia socio-culturale e religiosa del nostro Paese post bellico ci hanno portato generalmente a non mettere in discussione in nessuno caso la famiglia. Ora che la famiglia sia fondamentale in una società, non si discute, ma analizzare e criticare alcuni atteggiamenti e distorsioni che in essa hanno fin troppo spesso luogo, è un altro paio di maniche.Così, se si esclude l’opera del maestro Eduardo De Filippo fra cui l’immortale commedia “Natale in casa Cupiello”, la nostra cultura è povera di sguardi crudi e sinceri sulle dinamiche più disfunzionali della famiglia, al centro della quale c’è ovviamente la madre (o la nonna) alla quale sono “imposti” caratteri da Beata Vergine che di fatto la cristallizzano in comportamenti molto vicini alla santità.Ma le mamme e le nonne, così come i papà i nonni, le sorelle ed i fratelli, sono prima di tutto esseri umani fallibili e fragili. E il loro dover aderire sempre e comunque a canoni eterei spirituali e davvero poco umani, anche attraverso segreti bugie ed inutili e dannose omissioni, ha creato non pochi danni e drammi familiari che di fatto pagano le bollette di numerosi analisti e psicoterapeuti da molti decenni.Così Zerocalcare ci racconta in questo bel fumetto – che personalmente reputo uno dei suoi migliori – il rapporto con sua nonna materna, apparentemente comune e ordinario, ma che prende una piega molto particolare alla morte di questa. La nonna, che si chiamava Huguette, gli lascia, oltre al dolore del distacco, molte lacune nella storia della sua esistenza, lacune che suo malgrado Zerocalcare decide di colmare…Mia nonna, che a proposito di nomi particolari non era seconda a nessuno visto che si chiamava Creusa (figlia di Priamo, madre di Ascanio e prima moglie di Enea che però, intento nel fugone da Troia in fiamme, se la perse…) oltre a combattere tutta la vita alle Poste o negli uffici pubblici dove solerti impiegati la chiamavo regolarmente Cesara, Cesura o Crosa, nei sui ottantanove anni di vita e soprattutto nei miei 39 vissuti con lei, non riuscì mai a raccontarmi come per buona parte della sua infanzia fosse stata una figlia illegittima, come se “l’infame colpa” fosse stata la sua.
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 20 marzo 2024
Tra le migliori opere di Zerocalcare, molto ben sviluppata dal punto di vista grafico e con una trama costruita ad arte, perfettamente sospesa tra autobiografismo e genere fantastico. Imperdibile per chi ama lo stile di Zero!
Recensito in Italia il 21 marzo 2024
Ennesimo libro di zerocalcare che compro su Amazon e devo dire che anche stavolta NON ho avuto problemi! Ben imballato arrivato senza alcun difetto!
Recensito in Italia il 10 gennaio 2020
Ho acquistato la versione kindle, per 2€ è stupido non farlo, e l'ho letto sull'apposito dispositivo: salvo alcune vignette piccole, che sul cartaceo sono certamente più leggibili e costringono a zoomare, si tratta di un ottimo supporto.
Il titolo della recensione esprime quello che c'è da sapere su questo testo, è una storia raccontata ad un amico (e quindi anche a noi) con tutte le incertezze del caso. Diffidate di chi:
1) dice che non è divertente o ironico, solo perché si scosta dalle solite tematiche
2) dice che è un passo falso privo di struttura narrativa
3) afferma che l'arco finale della storia è confuso/onirico/incomprensibile: [SPOILER] le volpi sono zingari, non c'è niente di più da capire [SPOILER]
Ho dato 4/5 perché è un voto di tutto rispetto, su una scala da 1/10 sarebbe un 8.5.
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Recensito in Italia il 24 gennaio 2021
Nella nostra cultura, soprattutto quella a partire dal secondo dopoguerra, la famiglia è un elemento della società “indiscutibile”. Il motto “Dio, Patria e Famiglia” e la storia socio-culturale e religiosa del nostro Paese post bellico ci hanno portato generalmente a non mettere in discussione in nessuno caso la famiglia. Ora che la famiglia sia fondamentale in una società, non si discute, ma analizzare e criticare alcuni atteggiamenti e distorsioni che in essa hanno fin troppo spesso luogo, è un altro paio di maniche.

Così, se si esclude l’opera del maestro Eduardo De Filippo fra cui l’immortale commedia “Natale in casa Cupiello”, la nostra cultura è povera di sguardi crudi e sinceri sulle dinamiche più disfunzionali della famiglia, al centro della quale c’è ovviamente la madre (o la nonna) alla quale sono “imposti” caratteri da Beata Vergine che di fatto la cristallizzano in comportamenti molto vicini alla santità.

Ma le mamme e le nonne, così come i papà i nonni, le sorelle ed i fratelli, sono prima di tutto esseri umani fallibili e fragili. E il loro dover aderire sempre e comunque a canoni eterei spirituali e davvero poco umani, anche attraverso segreti bugie ed inutili e dannose omissioni, ha creato non pochi danni e drammi familiari che di fatto pagano le bollette di numerosi analisti e psicoterapeuti da molti decenni.

Così Zerocalcare ci racconta in questo bel fumetto – che personalmente reputo uno dei suoi migliori – il rapporto con sua nonna materna, apparentemente comune e ordinario, ma che prende una piega molto particolare alla morte di questa. La nonna, che si chiamava Huguette, gli lascia, oltre al dolore del distacco, molte lacune nella storia della sua esistenza, lacune che suo malgrado Zerocalcare decide di colmare…

Mia nonna, che a proposito di nomi particolari non era seconda a nessuno visto che si chiamava Creusa (figlia di Priamo, madre di Ascanio e prima moglie di Enea che però, intento nel fugone da Troia in fiamme, se la perse…) oltre a combattere tutta la vita alle Poste o negli uffici pubblici dove solerti impiegati la chiamavo regolarmente Cesara, Cesura o Crosa, nei sui ottantanove anni di vita e soprattutto nei miei 39 vissuti con lei, non riuscì mai a raccontarmi come per buona parte della sua infanzia fosse stata una figlia illegittima, come se “l’infame colpa” fosse stata la sua.
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5,0 su 5 stelle La famiglia: più la conosci …e meno ti uccide
Recensito in Italia il 24 gennaio 2021
Nella nostra cultura, soprattutto quella a partire dal secondo dopoguerra, la famiglia è un elemento della società “indiscutibile”. Il motto “Dio, Patria e Famiglia” e la storia socio-culturale e religiosa del nostro Paese post bellico ci hanno portato generalmente a non mettere in discussione in nessuno caso la famiglia. Ora che la famiglia sia fondamentale in una società, non si discute, ma analizzare e criticare alcuni atteggiamenti e distorsioni che in essa hanno fin troppo spesso luogo, è un altro paio di maniche.

Così, se si esclude l’opera del maestro Eduardo De Filippo fra cui l’immortale commedia “Natale in casa Cupiello”, la nostra cultura è povera di sguardi crudi e sinceri sulle dinamiche più disfunzionali della famiglia, al centro della quale c’è ovviamente la madre (o la nonna) alla quale sono “imposti” caratteri da Beata Vergine che di fatto la cristallizzano in comportamenti molto vicini alla santità.

Ma le mamme e le nonne, così come i papà i nonni, le sorelle ed i fratelli, sono prima di tutto esseri umani fallibili e fragili. E il loro dover aderire sempre e comunque a canoni eterei spirituali e davvero poco umani, anche attraverso segreti bugie ed inutili e dannose omissioni, ha creato non pochi danni e drammi familiari che di fatto pagano le bollette di numerosi analisti e psicoterapeuti da molti decenni.

Così Zerocalcare ci racconta in questo bel fumetto – che personalmente reputo uno dei suoi migliori – il rapporto con sua nonna materna, apparentemente comune e ordinario, ma che prende una piega molto particolare alla morte di questa. La nonna, che si chiamava Huguette, gli lascia, oltre al dolore del distacco, molte lacune nella storia della sua esistenza, lacune che suo malgrado Zerocalcare decide di colmare…

Mia nonna, che a proposito di nomi particolari non era seconda a nessuno visto che si chiamava Creusa (figlia di Priamo, madre di Ascanio e prima moglie di Enea che però, intento nel fugone da Troia in fiamme, se la perse…) oltre a combattere tutta la vita alle Poste o negli uffici pubblici dove solerti impiegati la chiamavo regolarmente Cesara, Cesura o Crosa, nei sui ottantanove anni di vita e soprattutto nei miei 39 vissuti con lei, non riuscì mai a raccontarmi come per buona parte della sua infanzia fosse stata una figlia illegittima, come se “l’infame colpa” fosse stata la sua.
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Recensito in Italia il 12 ottobre 2023
Dimentica il mio nome" è un altro capolavoro firmato Zerocalcare. Il fumettista italiano riesce ancora una volta a toccare il cuore dei lettori con un mix perfetto di humor, autoironia e una profonda riflessione sulla società e sull'identità personale.

Il tratto distintivo di Zerocalcare è indiscutibilmente presente in ogni pagina: disegni espressivi e dinamici, dialoghi pungenti e situazioni talvolta assurde ma sempre radicate in una realtà tangibile. L'autore si immerge nei meandri della memoria e dell'identità, offrendo uno sguardo profondo e spesso malinconico sul passato, ma sempre con quella scintilla di speranza e ironia che lo contraddistingue.

Le tematiche affrontate sono universali, rendendo il fumetto una lettura adatta a un pubblico vasto. Chiunque abbia mai lottato con domande sull'identità, la famiglia e il senso di appartenenza troverà qualcosa di risonante in questa opera.

Consiglio vivamente "Dimentica il mio nome" a chiunque ami la nona arte e cerchi una lettura che sia al tempo stesso divertente, emozionante e profondamente umana. Zerocalcare conferma ancora una volta di essere una delle voci più autentiche e rilevanti del panorama fumettistico italiano.
Recensito in Italia il 22 febbraio 2024
Zero calcare ed edizioni Bao sono una garanzia
Recensito in Italia il 5 febbraio 2024
Regalo apprezzato da mio fratello

Le recensioni migliori da altri paesi

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Giacomo
5,0 su 5 stelle Fantastico ed emozionante
Recensito in Francia il 19 marzo 2024
Un tocco al cuore. Un libro da avere assolutamente.
Silvia Vicente
5,0 su 5 stelle Grande!!
Recensito in Spagna il 28 ottobre 2023
Muy bueno, Zerocalcare nunca decepciona
david
5,0 su 5 stelle Consigliatissimo
Recensito nel Regno Unito il 21 gennaio 2022
A differenza dei libri precedenti che erano più divertenti e spensierati per certi versi, questo libro affronta tematiche famigliari e spinge il lettore a fare lo stesso.
Andrea
5,0 su 5 stelle Bellissimo!
Recensito negli Stati Uniti il 10 maggio 2016
Una vera fantastica storia, che sottolinea ancora una volta la bravura di Zerocalcare. Senza dubbio, e' il suo miglior libro. Consigliatissimo a tutti!
Marco
5,0 su 5 stelle Very good italian comics!
Recensito in Germania il 27 novembre 2014
Has a very subtle sarcasm! Well printed at a reasonable price. We are always waiting for the next impressive volume!

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