| Dimensioni del collo | 39,2 x 23,3 x 17,2 cm; 10,38 kg |
|---|---|
| Unità | 10000 grammo |
| Marca | Antico Molino Napoli |
| Forma dell’articolo | essiccati |
| Caratteristica speciale | Con Glutine |
| Peso articolo | 10,4 Kilograms |
Dettagli aggiuntivi
Made in Italy
Acquista prodotti che sono stati realizzati o hanno subito la loro ultima lavorazione sostanziale in Italia. Scopri di più sul “Made in Italy”, sinonimo in tutto il mondo di ricercatezza dei materiali, attenzione ai dettagli e creatività.
Made in Italy
Questo prodotto è stato realizzato o ha subito la sua ultima lavorazione sostanziale in Italia. Supporta il Made in Italy.
Happy Belly
Scelte intelligenti, prodotti di qualità – felici mangiando. Scopri
Quali altri articoli acquistano i clienti, dopo aver visualizzato questo articolo?
Pagina 1 di 1 RicominciaPagina 1 di 1
Recensioni con immagini
Tutta un'altra farina!
Da sempre ho fatto la pizza in casa con la farina che trovavo sullo scaffale del supermercato, senza preoccuparmi di tanti dettagli quali percentuale di proteine, forza (W), ecc.Da quando ho deciso di approfondire l'argomento, ho iniziato a studiare testi che potessero darmi una buona infarinatura (è proprio il caso di dirlo!), ho iniziato a seguire gruppi sui social e a guardare canali su youtube.Gli esperti mi hanno aperto gli occhi sulla materia prima dell'"Arte bianca": la farina !Io ho deciso di approfondire la panificazione volta alla produzione della pizza e ho iniziato a imparare le diverse tecniche dell'impasto diretto, con biga o polish, la differenza tra "maturazione" e "lievitazione", le fasi della lavorazione ("puntata", "maturazione", "staglio" e "appretto"). A questo punto ho deciso di fare il passo e passare da farine di €0,60/0,90 /kg alla Caputo Pizzeria; devo essere onesto e non posso mentire sulla verità: mi è cambiato il mondo, in termine di lavorabilità della pasta, ma anche in termini di sapore e di qualità del prodotto finito. Con i 10 kg della fornitura, ho provato a fare pizze napoletane e pizza in teglia, ma anche pagnotte rustiche e panini al latte. In tutti i casi il risultato è migliore rispetto a qualsiasi volta precedente dove utilizzavo farina "comune". Non posso negare che il costo incida significativamente, perchè parliamo di quasi il doppio di una farina da scaffale. Ma parliamo comunque sempre di un prodotto che, per mangiare molto bene, ti fa spendere €1 in più, decisamente giustificabile.Durante la lavorazione la maglia glutinica si sviluppa bene, senza troppe pieghe e rimpasti, proprio nel modo che ci si aspetti da una buona farina. io l'ho provata con idratazioni tra il 62% ed il 70% per la napoletana, l'80% per la romana, ma anche il 100% per il pane: la farina tiene bene e si comporta egregiamente. La maturazione fa sviluppare sentori e profumi che con la farina normale difficilmente si sentono. La lievitazione è semplicemente pazzesca: l'impasto non strappa e non crea bolle esagerate, la crescita della massa è omogenea. Anche dopo lo staglio (per la Napoletana) o la stesura in teglia (per la romana), la lievitazione riparte bene e l'alveolatura finale è semplicemente da applausi.Onestamente io non torno più indietro.
Recensioni migliori da Italia
Al momento, si è verificato un problema durante il filtraggio delle recensioni. Riprova più tardi.
Recensito in Italia il 19 gennaio 2021
Taglia: 1 kg (Confezione da 10)Acquisto verificato
Da sempre ho fatto la pizza in casa con la farina che trovavo sullo scaffale del supermercato, senza preoccuparmi di tanti dettagli quali percentuale di proteine, forza (W), ecc.
Da quando ho deciso di approfondire l'argomento, ho iniziato a studiare testi che potessero darmi una buona infarinatura (è proprio il caso di dirlo!), ho iniziato a seguire gruppi sui social e a guardare canali su youtube.
Gli esperti mi hanno aperto gli occhi sulla materia prima dell'"Arte bianca": la farina !
Io ho deciso di approfondire la panificazione volta alla produzione della pizza e ho iniziato a imparare le diverse tecniche dell'impasto diretto, con biga o polish, la differenza tra "maturazione" e "lievitazione", le fasi della lavorazione ("puntata", "maturazione", "staglio" e "appretto"). A questo punto ho deciso di fare il passo e passare da farine di €0,60/0,90 /kg alla Caputo Pizzeria; devo essere onesto e non posso mentire sulla verità: mi è cambiato il mondo, in termine di lavorabilità della pasta, ma anche in termini di sapore e di qualità del prodotto finito. Con i 10 kg della fornitura, ho provato a fare pizze napoletane e pizza in teglia, ma anche pagnotte rustiche e panini al latte. In tutti i casi il risultato è migliore rispetto a qualsiasi volta precedente dove utilizzavo farina "comune". Non posso negare che il costo incida significativamente, perchè parliamo di quasi il doppio di una farina da scaffale. Ma parliamo comunque sempre di un prodotto che, per mangiare molto bene, ti fa spendere €1 in più, decisamente giustificabile.
Durante la lavorazione la maglia glutinica si sviluppa bene, senza troppe pieghe e rimpasti, proprio nel modo che ci si aspetti da una buona farina. io l'ho provata con idratazioni tra il 62% ed il 70% per la napoletana, l'80% per la romana, ma anche il 100% per il pane: la farina tiene bene e si comporta egregiamente. La maturazione fa sviluppare sentori e profumi che con la farina normale difficilmente si sentono. La lievitazione è semplicemente pazzesca: l'impasto non strappa e non crea bolle esagerate, la crescita della massa è omogenea. Anche dopo lo staglio (per la Napoletana) o la stesura in teglia (per la romana), la lievitazione riparte bene e l'alveolatura finale è semplicemente da applausi.
Onestamente io non torno più indietro.
Da quando ho deciso di approfondire l'argomento, ho iniziato a studiare testi che potessero darmi una buona infarinatura (è proprio il caso di dirlo!), ho iniziato a seguire gruppi sui social e a guardare canali su youtube.
Gli esperti mi hanno aperto gli occhi sulla materia prima dell'"Arte bianca": la farina !
Io ho deciso di approfondire la panificazione volta alla produzione della pizza e ho iniziato a imparare le diverse tecniche dell'impasto diretto, con biga o polish, la differenza tra "maturazione" e "lievitazione", le fasi della lavorazione ("puntata", "maturazione", "staglio" e "appretto"). A questo punto ho deciso di fare il passo e passare da farine di €0,60/0,90 /kg alla Caputo Pizzeria; devo essere onesto e non posso mentire sulla verità: mi è cambiato il mondo, in termine di lavorabilità della pasta, ma anche in termini di sapore e di qualità del prodotto finito. Con i 10 kg della fornitura, ho provato a fare pizze napoletane e pizza in teglia, ma anche pagnotte rustiche e panini al latte. In tutti i casi il risultato è migliore rispetto a qualsiasi volta precedente dove utilizzavo farina "comune". Non posso negare che il costo incida significativamente, perchè parliamo di quasi il doppio di una farina da scaffale. Ma parliamo comunque sempre di un prodotto che, per mangiare molto bene, ti fa spendere €1 in più, decisamente giustificabile.
Durante la lavorazione la maglia glutinica si sviluppa bene, senza troppe pieghe e rimpasti, proprio nel modo che ci si aspetti da una buona farina. io l'ho provata con idratazioni tra il 62% ed il 70% per la napoletana, l'80% per la romana, ma anche il 100% per il pane: la farina tiene bene e si comporta egregiamente. La maturazione fa sviluppare sentori e profumi che con la farina normale difficilmente si sentono. La lievitazione è semplicemente pazzesca: l'impasto non strappa e non crea bolle esagerate, la crescita della massa è omogenea. Anche dopo lo staglio (per la Napoletana) o la stesura in teglia (per la romana), la lievitazione riparte bene e l'alveolatura finale è semplicemente da applausi.
Onestamente io non torno più indietro.
Immagini presenti nella recensione
