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Good Kill (DVD)

4,2 4,2 su 5 stelle 238 voti

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8 giugno 2016
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9,98 € 5,81 €
Formato Schermo panoramico, PAL, DVD
Collaboratore Ethan Hawke, January Jones, Andrew Niccol, Zoe Kravitz
Lingua Inglese, Italiano
Tempo di esecuzione 1 ora e 44 minuti
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Descrizione prodotto

Edizione DVD disco singolo.

Dettagli prodotto

  • Lingua ‏ : ‎ Inglese, Italiano
  • Dimensioni del collo ‏ : ‎ 19 x 13,6 x 1,6 cm; 80 grammi
  • Regista ‏ : ‎ Andrew Niccol
  • Formato supporto ‏ : ‎ Schermo panoramico, PAL, DVD
  • Tempo di esecuzione ‏ : ‎ 1 ora e 44 minuti
  • Data d'uscita ‏ : ‎ 8 giugno 2016
  • Attori ‏ : ‎ Ethan Hawke, Zoe Kravitz, January Jones
  • Sottotitoli: ‏ : ‎ Italiano, Inglese
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano (Dolby Digital 5.1), Inglese (Dolby Digital 5.1)
  • Studio ‏ : ‎ Universal
  • Garanzia e recesso: Se vuoi restituire un prodotto entro 30 giorni dal ricevimento perché hai cambiato idea, consulta la nostra pagina d'aiuto sul Diritto di Recesso. Se hai ricevuto un prodotto difettoso o danneggiato consulta la nostra pagina d'aiuto sulla Garanzia Legale. Per informazioni specifiche sugli acquisti effettuati su Marketplace consulta la nostra pagina d'aiuto su Resi e rimborsi per articoli Marketplace.
  • ASIN ‏ : ‎ B01D1LLSZ0
  • Numero di dischi ‏ : ‎ 1
  • Recensioni dei clienti:
    4,2 4,2 su 5 stelle 238 voti

Recensioni clienti

4,2 su 5 stelle
4,2 su 5
238 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 18 febbraio 2024
Suggeritomi da un collega , film molto bello sul nuovo modo di fare la guerra . Film Interessante
Recensito in Italia il 1 febbraio 2019
Cd funzionante
Recensito in Italia il 16 marzo 2017
Il film affronta coraggiosamente il tema delle azioni di guerra con aerei telecomandati, della spirale di violenza senza fine delle cosiddette guerre al terrore, dell'eticità di un'azione di guerra in cui una parte combattente non rischia nulla, della moralità di azioni che comportano consapevolmente vittime civili o svolte in situazioni che sul campo sarebbero considerate di tregua, nonché dell'impatto psicologico del volo telecomandato su un pilota di aereo.
Il tema però è affrontato presentando i nudi fatti, senza prendere posizione né proporre soluzioni.
La sottotrama dell'impatto del lavoro del protagonista sulla sua famiglia è piuttosto debole, dato che la crisi familiare successiva ha radici profonde e ben anteriori.
Il finale. peraltro poco credibile, sembra delineare l'idea che la violenza, anche sproporzionata, può essere usata per punire e rimediare torti, con una scena presente forse per strizzare l'occhio a certo pubblico e di cui non si inquadra la problematicità.
Recensito in Italia il 23 gennaio 2017
non male come storia, un po troppo....
sicuramente un punto di vista diverso dal solito campo di battaglia
poca azione
Recensito in Italia il 13 ottobre 2016
Arrivato nei tempi previsti questo film è strepitoso, ricco di azione e suspense Per gli appassionati del genere fa al caso vostro. Consigliato
Una persona l'ha trovato utile
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Recensito in Italia il 19 febbraio 2017
Film sicuramente ben riuscito che tocca temi importanti. La guerra al terrorismo fatta con i droni. Cast di buon livello. Da vedere!
Recensito in Italia il 14 maggio 2019
Il blue-ray non ha l'audio in italiano, solo in francese o in inglese con sottotitoli in francese.
Avevo filtrato i titoli con audio in italiano, ma non c'é traccia audio in italiano. Peccato...
Una persona l'ha trovato utile
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Recensito in Italia il 6 gennaio 2017
buon tema per questo film sulle uccisioni con i droni americani.il tema e' molto interessante e si sviluppa in modo vario.Un ritmo un po' piu' dinamico avrebbe senz'altro giovato al film.parte tecnica ineccepibile dato che il film e' uscito da poco.

Le recensioni migliori da altri paesi

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T A
5,0 su 5 stelle Good seller, Weak movie
Recensito negli Stati Uniti il 17 marzo 2024
My rating is for the seller, only. This movie is largely predictable, and is at the level of a " B movie".
Raymond.D.Harrison
5,0 su 5 stelle Very good movie.
Recensito in Canada il 30 novembre 2021
A very good movie and story line and a true incident .
Amazon Customer
5,0 su 5 stelle Who wins?
Recensito nel Regno Unito il 1 giugno 2017
Such an insight into the world of stand-off war, how much can one take sitting 10,000 miles away, playing the world's most technological war-game? See this and follow on with 'Eye in the sky' for the full picture!
Thierry Helleux
5,0 su 5 stelle Carton plein (Good Kill)
Recensito in Francia il 2 dicembre 2015
Test effectué le 28 novembre 2015 sur videoprojecteur JVC DLA X35 3D Blanc, écran lumene diagonale 2.70 m, ensemble 5.1 Bowers & Wilking, double subwoofer Velodine CHT -10 Q, platine Blue Ray 3D Pioneer BDP - LX54, ampli Yamaha RX - V1067.

0) En résumé :

Ceci n'est pas un film de guerre. Pas de pyrotechnie. Pas de mâchoires carrées ni de torses bombés. Pas d'explosions dans les subwoofers. Ici règne le silence, sous le soleil blanc du désert. La bataille est dans les esprits, pas sur l'écran. Tant mieux. Un film fort, qui donne à réfléchir pour qui y consent.

1) Le Blue Ray

Pressage de bonne facture. Restitution parfaite des conditions lumineuses du désert du Nevada. Scènes d'intérieurs étouffantes. Bande son peu exigeante au niveau des basses, mais immersive dans les nombreuses séances de guidage des drones. Apport HD significatif.

2) Le film :

Coup de chapeau à Andrew Nicoll pour son absence de tout compromis. Le propos et la forme constituent un tout : aride, étouffant, absurde, nihiliste. Pas d'effets numériques voyeuristes pour reconstituer les dégâts des bombardements par drones, pas de tralala sur la proximité de Las Vegas. Aucun glamour dans l'image renvoyée de l'US Air Force. Le matériau est la réalité, pas le mythe.

Tom Egan, as de l'US Air Force, assume stoïquement mais efficacement sa mission consistant à optimiser l'usage des drones dans la lutte que mènent les Etats Unis contre l'islamisme. Ces scènes de frappes sont répétitives. C'est un parti pris de montage pertinent, destiné à faire ressentir le sentiment d'absurdité et d'ennui grandissant des personnages. Il faut en consentir le prix en tant que spectateur.

Frappe après frappe, d'une stupéfiante précision, les consciences se fissurent (y compris celle du spectateur). Tant par le cynisme des donneurs d'ordre de la CIA (idéalement incarnés par un haut parleur), qu'au spectacle navrant de l'épicentre de la pop culture américaine : Las Vegas avec ses décors kitsch, sa débauche de consumérisme et ses banlieues proprettes qui suintent l'ennui.

Décors aux couleurs criardes qui contrastent puissamment avec les couleurs monochromes renvoyées par les caméras des drones qui sillonnent et bombardent les bidonvilles du Moyen Orient, aussi régulièrement que vainement.

La conception hypnotique du film permet de partager au plus près l'état d'esprit dévasté des personnages et de ressentir, sinon leur révolte, leur désabusement : tout ça pour ça ? à quoi bon défendre l'American Way of Life si celui ci aboutit au seul consumérisme ? Pourquoi éloigner les soldats des conditions de combat pour ne pas effaroucher l'opinion publique, si précisément ceux-ci ont choisi la voie du danger pour se sentir plus intensément vivants et utiles ? Même ce qui fait le prix de la vie : l'amour des proches, y perd toute saveur.

Un défaut toutefois se fait jour à la fin du film. La mentalité "cowboy redresseur de torts" refait surface et les valeurs familiales redonnent sens à la panne existentielle du personnage principal. Une certaine morale, à l'arrière goût puritain, l'emporte à la fin, là où le récit appelait une conclusion abyssale. Une fin alternative eût été bienvenue.

Paradoxale conclusion d'un film qui s'emploit avec pertinence à dénoncer l'impasse de la politique extérieure et militaire de l'ère Obama.

Très recommandable à l'heure de notre entrée en guerre contre DAECH. Bombes contre attentats, est-ce un bon calcul ?
3 persone l'hanno trovato utile
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Ray
5,0 su 5 stelle Der moderne Krieg....
Recensito in Germania il 29 giugno 2015
Die bislang beste Arbeit des neuseeländischen Regisseurs Andrew Niccol dürfte der 1997 entstandene Science Fiction Film "Gattaca" sein. Auch sein "Lord of War" wurde ein Erfolg. Mit "Seelen" verfilmte er einen Roman von Stephenie Meyer (The Twilight Series). Immer wieder schreibt er auch gute Drehbücher. So überzeugte sein Script für "Truman Show" von Peter Weir so sehr, dass er dafür sogar eine Oscarnominuerung erhielt.

Sein neuer Film "Good Kill" führte ihn wieder mit Ethan Hawke zusammen, mit dem er schon in "Gattaca" sehr gut funktionierte. So überzeugt auch der Antikriegsfilm und definitiver Drohnen-Film als bitterer Zustandsbericht über die moderne Kriegsführung. Man sollte allerdings kein spannungsgeladenes Adrenalinkino erwarten, denn Niccol wählte eine sehr ruhige Machart und setzt auf die starke Wirkung seiner Bilder. Im Grunde ist "Good Kill" auch ein bisschen mit "Gattaca" verwandt, weil in beiden Fällen der Mensch inmitten dem Fortschritt der Technik und somit in einem schweren Dilemma steckt. Hinzu kommt ein weiteres bevorzugtes Thema des Filmmachers, denn die Schattenseiten in den Zeiten der vielen Kriegsschauplätzen auf der Welt, skizzierte er schon 2005 mit "Lord of War" eindringlich und intensiv.

Ethan Hawke liefert als Major Thomas Egan eine starke Darstellerleistung. Es gelingt ihm vortrefflich die Veränderung seines Charakters aufzuzeigen. Der ExPilot neigt immer mehr dazu sich ganz und gar dem Alkohol hinzugeben. Schuld sind die Geschehnisse und Erlebnisse an seinem jetzigen Arbeitsplatz. Er befindet sich zwar nicht im Ausseneinsatz an einem der Krisenherde dieser Welt und bekämpft dort den Terror, sondern kann jeden Abend nach Feierabend zu seiner Frau Molly (January Jones) und den beiden Kids (Zion Rain Layba/Sachie Capitani) zurückkehren. Dennoch metzelt er jeden Tag - bequem vom Schreibisch und vom Computer aus - böse Terroristen und andere Verdächtige mittels seiner Drone nieder. In seinem Steuerungscontainer führt und steuert er seine Drone tagtäglich bequem durch die Krisenherde dieser Welt. Bei einem Erfolgreichen Abschuß wird dieser "Good Kill" auch dementsprechend vom Team bejubelt.
Tagsüber den Feind töten, abends die Ehefrau küssen und die Kinder ins Bett bringen. Drohnenpilot Tommy Egans Leben spielt sich zwischen extremen Gegensätzen ab. Gerade die eigene Sicherheit, während er wie in einem Videospiel das todbringende Knöpfchen drückt, macht dem Ex-Kampfpiloten schwer zu schaffen. Der wortkarge Mann, der nach Aussagen seiner Frau stiller wird, wenn er wütend ist, zieht sich immer weiter zurück. Die Grenzen zwischen Kriegseinsatz und Privatleben verschwimmen. Es komt zuhause zu Spannungen und auch im Team selbst. Dabei erwartet sein Vorgesetzter Colonel Jack Jones (Bruce Greenwood) eine gute Trefferquote in der Feindzerstörung. Die Kollegen (Jake Abel(Dylan Kanin) scheinen mit dem Töten per Knopdruck mental irgendwie besser zurecht zu kommen. Lediglich die neue Kollegin Vera Suarez (Zoe Gravitz) scheint die Tätigkeit immer wieder auch zu hinterfragen. Doch es soll noch dicker kommen. Das Militär wird zum Handlanger der CIA, die nun die Spielregeln erweitert und ändert. Menschen werden nicht mehr als überführte Terroristen getötet, sondern weil ihr Verhalten einem errechneten Schema enspricht. Klare Beweise sind nicht mehr erforderlich, es genügt die Wahrscheinlichkeit und die Nähe zu Verdächtigen. Kollateralschäden ? Bedauerlich, aber immer wiede unvermeidbar....

Die Szenen wirken bizarr und alptraumhaft. "Wir haben heute mal wieder 6 Taliban in Afghanistan getöet und jetzt gehe ich aber nach Hause zum Grillen"...in diesem makabren Umfeld, dass gleichzeitig aus der Alltag des Drohnenpiloten Tommy Egan dargestellt wird, ist natürlich ein Film voller gegensätzlicher Kontraste machbar. So versteht sich Niccols intensives Werk auch als Plädoyer gegen den umstrittenen Drohnenkrieg und präsentiert dem Zuschauer den ganz Schrecken ziemlich ungeschminkt. Niccols intensivster Partner ist die Kamera und damit auch der Blick, den er uns gestattet auf irgendeinen Platz in dieser Welt. Dort - sei es im Irak, in Afghanistan oder sonstwo auf dieser Welt - werden Verdächtige mit neuester Technik von oben beobachtet und dann auch von Oben abgeschossen. Die Kamera zeigt Häuser, ein Auto fährt vor, der mutmaßliche Feind Amerikas steigt aus und betritt das Gebäude, in dem auch Frauen und Kinder sein könnten. 10 Sekunden hat nun der Soldat Zeit seiner Drohne den Schießbefehl zu geben und dann zeigt die Kamera das in Schutt und Asche liegende Gebäude, zerstört durch die abgeschossene Rakete. Der klassische Krieg ist tot, es lebe der neue Kampf gegen den Terror der Welt. Ein Gefühl der Fassungslosigkeit angesichts dieser Schreibtischtätigkeit des Todes macht sich breit.

Egan bittet immer wieder darum mit seiner Maschine in "echt" in den Himmel zu steigen und auch um echte Kämpfe. Das Gefühl der Angst vor dem Feind ist ihm völlig abhanden gekommen. "Good Kill" setzt bis zum Schluß auf seinen extrem kühlen und ruhigen Erzählstil, die Location etwas ausserhalb der Glitzerstadt Las Vegas auf dieser Miltärbasis erinnert für einige Sekunden wirklich an eine Wüstenlandschaft fern der Heimat. Aber sehr schnell wird klar, dass hier von 9 bis 5 mit einem Joystick bewaffnet ausgesuchte menschliche Ziele zu elimieren sind, die nicht viel anders funktioniert als das gemütliche Spielen mit der Playstation.

Schon ein Blick in die Augen von Ethan Hawke lässt erkennen, das die Zweifel an der Richtigkeit seiner Arbeit immer größer werden, was sich mit zunehmender Laufzeit auch immer mehr auf sein Privatleben auswirkt.Das Erstaunlichste an diesem Film ist aber meiner Meinung nach die Tatsache das es sich hier um einen amerikanischen Film handelt. "Good Kill" funktioniert sehr gut auf beiden Ebenen, einerseits diese sehr kritische Auseinandersetzung mit der neuen amerikanischen Kriegsführung und andererseits aber auch als eindringliches Psychogramm eines Mannes, dessen gesamtes Leben durch seine Tätigkeit aus dem Fugen gerät. Er akzeptierte zunächst alles, dann schleichen sich immer mehr Zweifel ein. Das beklemmende daran ist die Tatsache, dass er dies keinem so richtig plausibel machen kann. Die Frau ist sogar froh, dass er eben einen Arbeitspöatz beim Miltär gefunden hat, der sie nicht in Angst versetzt es könnte jeden Tag sein letzter Tag sein, da er irgendwo im Feindesland gefallen ist. Die Schlußszene ist gleichzeitig irrtierend, lässt viel offen und deutet an, dass wir in Punkto Zukunfts Überwachung und kriegsführung erst am Anfang stehen. .
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