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Io sono l'abisso Copertina flessibile – 7 gennaio 2022
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa384 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreTEA
- Data di pubblicazione7 gennaio 2022
- Dimensioni14 x 2.8 x 21.5 cm
- ISBN-108850262469
- ISBN-13978-8850262465
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Dettagli prodotto
- Editore : TEA; 2° edizione (7 gennaio 2022)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 384 pagine
- ISBN-10 : 8850262469
- ISBN-13 : 978-8850262465
- Peso articolo : 400 g
- Dimensioni : 14 x 2.8 x 21.5 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 120.926 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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- n. 2.777 in Gialli e thriller di azione e avventura
- n. 13.072 in Narrativa letteraria (Libri)
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I clienti affermano che il libro ha uno stile di scrittura coinvolgente. Lo descrivono come una buona lettura, con un finale soddisfacente. Alcuni lo trovano intenso e intrigante.
"...al suggeritore e subito prima all’uomo del labirinto.veramente un magnifico libro, uno di quelli da cui non ci si riesce a staccare" Visualizza altro
"...Grande mestiere dell'autore. Però, su tutto, aleggia quella prevedibilità che ho accennato e che quasi delude...." Visualizza altro
"...Non posso non consigliarlo perché è comunque un bel libro ma posso assicurare che ne ha fatti di livello molto superiore, qui sembra quasi “svogliato..." Visualizza altro
"Il libro inizia bene, molto bene, con immagini potenti che forse promettono troppo rispetto al successivo prosieguo del racconto...." Visualizza altro
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"...Indubbiamente bello e ben costuito, potrebbe tranquillamente essere stato scritto da una delle grandi penne d’oltreoceano, a cui, comunque l’autore..." Visualizza altro
"Romanzo stupendo, non leggevo un libro così bello da non so quanto tempo. Consiglio." Visualizza altro
"...Romanzo bellissimo e non per niente banale; forze un pochino più "soft" rispetto al "Suggeritore" (che resta insuperabile), ma decisamente migliore..." Visualizza altro
"Libro carino, ma tuttavia non al livello degli altri, do 4 stelle perché il modo in cui scrive Carrisi mi piace parecchio, e anche la storia di è..." Visualizza altro
I clienti affermano che il libro è ben scritto, con una narrazione fluida e coinvolgente. Lo considerano uno dei migliori scrittori italiani e apprezzano la sensibilità di Carrisi.
"...cosa gli rende onore ma già conoscevo la classe e la sensibilità di questo grande scrittore...." Visualizza altro
"...La scrittura è scorrevole e la trama molto interessante. Continuerò ad acquistare i suoi libri." Visualizza altro
"...Questo romanzo è buono, si lascia leggere facilmente, ma c'è qualcosa che gli manca...." Visualizza altro
"...È comunque una storia purtroppo attuale, ben scritta e, secondo me, geniale. Lettura consigliata." Visualizza altro
I clienti apprezzano la psicologia del libro. Affermano che il libro affronta varie tematiche spinose, apre nuove finestre mentali e stimola l'immaginazione.
"...Questo romanzo ha molto di psicologico, ci ricorda quanto tutti noi ci alterniamo in questi tre ruoli di vittima, carnefice e salvatore: la salute..." Visualizza altro
"Direi che questo romanzo, per la forza delle idee e la tensione della struttura, si colloca a metà strada fra la serie del Suggeritore..." Visualizza altro
"...Marcus ma, "Io sono l'abisso" mi è piaciuto molto perchè molto psicologico e introspettivo...." Visualizza altro
"...dalla sua una narrazione subito di impatto, con un primo capitolo da far accapponare la pelle e un noir continuo in tutta la trama che, ahimè ed a..." Visualizza altro
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"...Nulla da dire sulla scrittura: scorrevole e precisa. Ho visto anche il film, diretto dallo stesso autore: deludente." Visualizza altro
"...ho letto quasi tutti i suoi libri e devo dire che rende tutto molto scorrevole e piacevole...." Visualizza altro
I clienti hanno opinioni contrastanti riguardo la trama del libro. Alcuni la trovano interessante, con personaggi ben formati e una struttura narrativa consolidata. Altri invece la considerano troppo contorta ed esageratamente intrecciata.
"Non si tratta di UNA storia, ma di diverse storie che si incastrano tra loro e ruotano come ingranaggi perfettamente sincronizzati, catturando l'..." Visualizza altro
"...strabiliante questo romanzo è la mancanza di alcuni nomi, l'intreccio dei personaggi,la presenza di oggetti,reliquie,appartamenti ed edifici..." Visualizza altro
"...La storia non è nulla di entusiasmante, idem per il finale. Più che altro si è chiuso tutto molto velocemente...." Visualizza altro
"Nella cornice di un thriller ad alta tensione Carrisi inserisce due temi di drammatica attualità, la violenza contro le donne e la sofferenza dei..." Visualizza altro
I clienti hanno opinioni contrastanti sulla qualità del libro. Alcuni lo trovano eccezionale, meglio del film e dicono che il lavoro di Donato Carrisi non delude mai. Altri invece lamentano che non corrisponde alle aspettative e che alla fine è un po' inferiore a quanto si aspettava.
"...L’acqua. Motivo di commozione è la forza e il coraggio;quella forza sconosciuta che nei momenti più cupi prende il sopravvento: l'istinto di..." Visualizza altro
"Il libro inizia bene, molto bene, con immagini potenti che forse promettono troppo rispetto al successivo prosieguo del racconto...." Visualizza altro
"...a mantenere alto il ritmo e la tensione ma sicuramente non è uno dei migliori. Scontato il colpo di scena finale." Visualizza altro
"...L'ho trovata molto triste, ma eccellente." Visualizza altro
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Recensioni migliori da Italia
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- Recensito in Italia il 22 dicembre 2024Dopo aver letto tutti i libri di Carrisi, a mio avviso questo è il più bello, forse insieme al suggeritore e subito prima all’uomo del labirinto.veramente un magnifico libro, uno di quelli da cui non ci si riesce a staccare
- Recensito in Italia il 5 gennaio 2024Non si tratta di UNA storia, ma di diverse storie che si incastrano tra loro e ruotano come ingranaggi perfettamente sincronizzati, catturando l'attenzione del lettore.
Grande mestiere dell'autore.
Però, su tutto, aleggia quella prevedibilità che ho accennato e che quasi delude.
In certi tratti, verso la fine, sembra quasi che il Carrisi si sia venuto stancando di scrivere e che voglia chiuderla lì.
La sensazione è che al grande mestiere non si sia abbinata altrettanta passione.
- Recensito in Italia il 14 dicembre 2020Carrisi non smentisce le aspettative del lettore suo appassionato fan: questa storia racconta i meandri abissali dell’animo umano nelle sue sfaccettature più patologiche; i protagonisti del romanzo Sono tutti vittime, carnefici e salvatori , offrendo l’occasione per parlare di una teoria molto interessante.
Secondo Stephen Karpman, analista transazionale americano, in molte interazioni le persone rispettano una sorta di schema, in cui recitano la propria parte come se seguissero un copione. Questo schema è rappresentato da un triangolo, in cui a ogni vertice corrisponde un ruolo. I tre ruoli sono: persecutore, salvatore, vittima.
Queste dimensioni coesistono in ognuno di noi, I ruoli non sono fissi, ma intercambiabili. È possibile passare da un ruolo all’altro e giocarne più di uno contemporaneamente. L’intensità del dramma varia in base al numero di cambiamenti di ruolo e al lasso di tempo in cui avvengono.
I personaggi di Carrisi sono oggettivamente vittime di abusi e violenza nel peggiore dei casi, stereotipi e pregiudizi nel migliore, ma tutti nella loro evoluzione riescono anche a trovare dentro di sé la parte di carnefice e la parte di salvatore.
Ne “io sono l’abisso” le persone che maggiormente alloggiano nel ruolo di vittima sembrerebbero essere le donne della storia, ma con un colpo di coda finale ci racconta quanto anche in loro ci siano gli altri aspetti.
I miei complimenti per aver scelto un tema attuale e drammatico come la violenza di genere associata ai suoi pregiudizi, non a caso a mio parere il suo libro è uscito a cavallo del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Affronta in modo molto profondo il tema dell’Umiliazione . “Si rese improvvisamente conto che nessun maschio avrebbe mai potuto provare quel genere di sofferenza che ti fa sentire inferiore oltre che vulnerabile . Non era solo il frutto di uno scontro impari . Era l’improvvisa consapevolezza , quasi un’illuminazione , che dietro la brutalità si celasse un insopportabile senso di superiorità . Non mi ha picchiata perché è più forte , mi ha picchiata perché pensa di averne il diritto”
In questo diritto si nasconde il tema dell’ essere vittima, la violenza di genere è ampliamente celata e mantenuta nella cultura che impone la donna santificata come madre e, complice come compagna.
Le donne vittime di violenza credono di trovare la forza di reagire ai soprusi, resistendo. Sono convinte di ricavare il loro potere e la loro autostima tenendo duro, spesso non muovendosi dal ruolo di vittima, posizione questa che riusulta incomprensibile ad un occhio esterno, in realtà il bisogno di dipendenza e la forza di resistere è probabilmente l’unico modo che hanno per sentirsi valevoli; senza provare oppressione, non saprebbero come sentirsi di valore, perché la tristezza della loro storia le ha fatto credere che il valore sia stare in piedi nella sofferenza.
Nelle donne della storia albergano anche gli altri due ruoli di carnefice e salvatore ma sono soffusi, indistinguibili, li possiamo notare nella ragazza vittima delle violenze del fidanzato con la porche, che si rivolta contro l’aiuto della cacciatrice di mosche, “salvando la sua storia/posizione” e diventando contemporaneamente carnefice di se stessa.
Quanto spesso si sente questa negazione nelle donne vittime di rapporti violenti? come detto sopra, rinvigorendo il suo carnefice interiore si rinforza la parte vittima che crede e spera di poter trarre potere ed efficacia dalla resistenza al persecutore (senza rendersi conto che spesso questo persecutore è appunto prima di tutto dentro la donna stessa!).
L’altra donna che soggiorna in questo ruolo è la ragazzina protagonista e vittima reale di revenge porn(complimenti per il tema di estrema attualità!). La ragazza è anche visibilmente la salvatrice dell’uomo che puliva, liberandolo dal non-sense della sua vita: se tu fossi annegato da bambino lo sarei stata anche io!
In questa pre-adolescente il ruolo di carnefice è meno visibile ma pur presente, con lo stesso meccanismo delle donne vittime di violenza: agendo contro se stessa (con i due mancati/tentati suicidi) rinforza la vittima che è in lei, la quale punta nel recupero del rapporto con il padre attraverso una empatia che risulterà irrealistica.
Altra donna chiave del romanzo e altra vittima è la cacciatrice di mosche: Carrisi ce la delinea in ogni particolare nella sua depressione e rassegnazione,;anche in lei è visibilissima la salvatrice: il suo scopo di vita è salvare le altre donne, perché la vittima che è in lei ha subìto uno dei dolori più atroci che una madre possa patire.
La sua persecutrice interiore la si scorge nel fatto che viene descritta come incastrata nel presente, costretta a fare una cosa per cercare di lenire i suoi dolori, un po' come il sue ex marito, un alcolista che placa con l’alcool ciò che l’alcool danneggia esplicitando benissimo l’assioma dell’intero romando, il male è un cerchio!
Vivere nel presente ed in una casa piena di angoscia è il modo che ha per ricordare a se stessa il male che non ha impedito, in questo caso la persecutrice che è in lei la rende vittima e la sua forza è la punizione che crede di star subendo con giustizia morale.
Il protagonista maschile è quello che descrive magistralmente i 3 ruoli, in quanto Carrisi ce lo delinea con chiari tratti di un disturbo da identità multiple: due identità ben distinte, la vittima ed il persecutore, mentre il salvatore non ha fatto in tempo a delinearsi perché l’epilogo sarà repentino.
Vittima di abusi e violenze, rinasce dalla melma di una piscina, si è spesso interrogato sul senso della sua vita, invisibile agli occhi del mondo che conosce e che si dovrebbe prendere cura di lui, visibile solo come vittima di odio, anche lui comincia a trovare un senso nel resistere alla paura e al dolore, si comincia a percepire bravo nel fare questo: non sono morto, vuol dire che esisto e sono forte.
Il meccanismo che si insinua anche in lui è la necessità del dolore per poter di nuovo sentirsi valevole, se lo procura per avere la possibilità di essere forte, visto che non avrà paura, fino a che non scoprirà che dentro di sé vive anche un salvatore e, a quel punto il triangolo drammatico della sua personalità si completa.
Questo romanzo ha molto di psicologico, ci ricorda quanto tutti noi ci alterniamo in questi tre ruoli di vittima, carnefice e salvatore: la salute sta nella integrazione dei tre ma soprattutto nel saperli riconoscere dentro di noi, nel provare a guardarli da fuori .
Sia nella posizione di vittima, sia nella posizione di carnefice è ben comprensibile come sia insinuato un dolore ed un malessere, tuttavia, Carrisi ci aiuta a vedere bene quanto anche il ruolo del salvatore sia una trappola dorata: infatti ci obbliga a fare qualcosa, ce lo impone moralmente o ci permette di continuare ad essere vittime…. Ed anche quando salva qualcuno, spesso soffoca noi! Ed impedisce di vivere appieno le nostre scelte.
Bravo Carrisi, ottima descrizione della sofferenza umana.
- Recensito in Italia il 16 febbraio 2024Parto dal dire che amo i libri di Carrisi, li sto pian piano leggendo tutti.
Ha un modo di scrivere che tiene letteralmente incollati alle pagine normalmente.
Dico “normalmente” perché di tutti quelli che ho letto (ormai saranno 6-7) questo è stato abbastanza deludente.
La storia non è nulla di entusiasmante, idem per il finale. Più che altro si è chiuso tutto molto velocemente.
Non posso non consigliarlo perché è comunque un bel libro ma posso assicurare che ne ha fatti di livello molto superiore, qui sembra quasi “svogliato” o a corto di idee ecco a mio parere.
- Recensito in Italia il 30 aprile 2023Ho amato lo stile di scrittura di Donato Carrisi dal suo romanzo d'esordio " Il suggeritore ".
Pubblicato nel 2009 per Longanesi.
Il tema dominante del suo libro " Io sono l'Abisso " è la violenza contro le donne e la sofferenza dei minori,vittime di maltrattamenti,abusi e revenge porn. Quest'ultima è una preoccupante e pericolosa forma di violenza che si sviluppa su internet.
Coloro che si rendono colpevoli di questi gravissimi reati,oltre che detentori di una terribile violenza,possono essere accusati, a seconda dei casi, di molestia, violazione della privacy, diffamazione e in alcuni casi particolarmente gravi anche di istigazione al suicidio.
È stata una lettura tormentata e dolorosa.
Ad ogni buon conto,penso che da un thriller non ci si debba aspettare emozioni gioviali ed elettrizzanti.
L'assassino viene presentato da Carrisi come l'uomo che puliva.
Un dissennatore che si considera il depositario dell’intimità di un altro essere umano.
La donna che lo insegue e cerca di catturarlo è la cacciatrice di mosche.
Un destino avverso e l’interferenza di persone cattive e invidiose.
Da dove nasce il male?
Deriva dalla mancanza d'amore?
Separare il bene dal male è impossibile.
Il bene,il male,e l'amore.
Sembrano vivere l'uno a fianco all'altro.
A volte chi è capace di atti terribili,contiene in se due personaggi: uno visibile e uno invisibile. Che litigano fra di loro.
Ci sono possibilità non considerate o prevedibili.
Ho trovato alcune osservazioni piuttosto irritanti,incoerenti,colmi di luoghi comuni e densi di pregiudizi.
Persiste l’assurdo pensiero che solo i maschi possano rendersi colpevoli di una brutale violenza,una donna no.
Ma sono i pensieri dei personaggi.
Quasi tutti,sono pieni di contraddizioni.
Questa storia contiene altre piccole storie,separate ma legate alla trama.
Non sono mai lineari.
Invece sono labirinti.
E, a volte, ci si imbatte in porte chiuse che immettono in realtà parallele o in altre storie segrete.
A rendere strabiliante questo romanzo è la mancanza di alcuni nomi, l'intreccio dei personaggi,la presenza di oggetti,reliquie,appartamenti ed edifici sinistri.
L’uomo che puliva;un falso eroe con un inconfessabile segreto;l'uomo che si nasconde dietro la porta verde.
Una tredicenne col ciuffo viola.
Un cellulare con guscio rosa fluorescente, con le stelline che circondano una scritta brillante: "F-u-c-k" .
Un’unghia rotta, con lo smalto rosso.
Una chiavetta USB con file video.
La cacciatrice di mosche.
Da alcuni anni si dedica alla missione di trovare le donne in difficoltà prima che sia troppo tardi. Perché si è accorta che, altrimenti, non ci pensa nessuno.
" Una donna che stava subendo maltrattamenti in famiglia e non era libera di denunciarlo, oppure era sotto grave minaccia da parte del partner o, nel peggiore dei casi, era vittima di un sequestro di persona ".
Nessuna di loro porta un cartello al collo con la scritta VITTIMA DI ABUSI.
In quegli occhi,tuttavia,si possono riconoscere smarrimento, impotenza ma, soprattutto, paura.
Senza un volto, senza un nome, non c’era empatia per la vittima.
" Sono i cadaveri di quelli che vengono a suicidarsi in queste acque ".
C’è un elemento ricorrente in questa storia. L’acqua. Motivo di commozione è la forza e il coraggio;quella forza sconosciuta che nei momenti più cupi prende il sopravvento: l'istinto di sopravvivenza e la determinazione a non mollare. Mai!
Donato Carrisi è uno scrittore e regista pluripremiato.
I suoi romanzi sono bestseller internazionali.
Tradotti in più di 30 lingue, hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Se desiderate leggere i suoi romanzi,consiglio di leggerli in ordine cronologico, piuttosto che in ordine di pubblicazione.
- Recensito in Italia il 22 settembre 2024Il libro inizia bene, molto bene, con immagini potenti che forse promettono troppo rispetto al successivo prosieguo del racconto. Indubbiamente bello e ben costuito, potrebbe tranquillamente essere stato scritto da una delle grandi penne d’oltreoceano, a cui, comunque l’autore non ha nulla da invidiare.
Un paio di episodi fanno scendere la tensione rovinandone appena la godibilità che però si riprende nel finale. Sicuramente consigliato.
Le recensioni migliori da altri paesi
- VeraRecensito negli Stati Uniti il 5 maggio 2023
1,0 su 5 stelle Grande delusione
Non capisco come l'autore del bellissimo LA RAGAZZA NELLA NEBBIA, abbia potuto scrivere questo libro
confuso, con una trama igarbugliata e improbabile oltrechè sgradevole.
-
SabineRecensito in Francia il 25 marzo 2024
5,0 su 5 stelle Mon livre préféré de donato carrisi
Cette fois ce livre n'est pas une enquête à
proprement parler mais le processus psy du monstre.. Plus poussé que dans tous les autres livres de l'auteur..moins de suspens du coup mais très attachant tout de même.. Bravo à l'auteur
- Amazon customerRecensito nel Regno Unito il 14 marzo 2021
5,0 su 5 stelle Un altro capolavoro
Un altro capolavoro di Donato Carrisi. È impossibile smettere di leggerlo. Capitolo dopo capitolo vuoi solo andare avanti sperando che non finisca troppo presto.
- Valentina LucichRecensito in Germania il 7 febbraio 2021
5,0 su 5 stelle !!!
Ogni volta che leggo un nuovo di Carrisi penso: “sarà sicuramente bello, ma sarà difficile raggiungere il livello dell’ultimo libro ” e ogni volta puntualmente rimango a bocca aperta per la maestria e la genialità delle storie scritte. Chapeau
-
Franck CRecensito in Francia il 14 maggio 2021
5,0 su 5 stelle Bon auteur
Bon auteur