Centomila gavette di ghiaccio. Ediz. integrale a partire da 14.00 €

Centomila gavette di ghiaccio: un viaggio nel cuore della tragedia

"Centomila gavette di ghiaccio" è un romanzo autobiografico di Giulio Bedeschi, un medico e scrittore italiano che visse in prima persona la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Il libro racconta la storia della divisione alpina Julia, dalla campagna d'Albania alla ritirata di Russia, attraverso gli occhi di un medico che assisteva i soldati feriti e morenti.

Un racconto corale di dolore e dignità

Bedeschi non si concentra su singoli individui, ma sull'azione corale dell'intera divisione, mostrando la sofferenza e la dignità di uomini comuni che si trovavano a combattere in un conflitto spietato. Il nome del romanzo, "Centomila gavette di ghiaccio", evoca l'immagine delle gavette, i contenitori di metallo in cui i soldati mangiavano, e il freddo glaciale che li avvolgeva durante la ritirata di Russia.

Un viaggio nella memoria

Il libro è un viaggio nella memoria, un racconto toccante e realistico che non esita a descrivere la brutalità della guerra e la sofferenza dei soldati. Bedeschi non cerca di glorificare la guerra, ma di mostrarne la cruda realtà, il dolore e la perdita che essa comporta. La sua scrittura è semplice e diretta, ma allo stesso tempo profonda e commovente.

Un'opera di grande valore storico e letterario

"Centomila gavette di ghiaccio" è un'opera di grande valore storico e letterario, che ha contribuito a far conoscere al grande pubblico la tragedia della guerra e il coraggio dei soldati italiani. Il libro è stato pubblicato nel 1963 e ha vinto il prestigioso Premio Bancarella l'anno successivo.

Se sei interessato alla storia della Seconda Guerra Mondiale, alla vita dei soldati italiani e alla tragedia della ritirata di Russia, "Centomila gavette di ghiaccio" è un libro che ti consiglio di leggere.