Per questo mi chiamo Giovanni. Da un padre a un figlio il racconto della vita di Giovanni Falcone a partire da 6.00 €

Un viaggio attraverso la vita di Giovanni Falcone

"Per questo mi chiamo Giovanni" è un libro commovente e coinvolgente che racconta la storia di Giovanni Falcone attraverso gli occhi di suo figlio, Giovanni. Il libro è un viaggio attraverso la vita del celebre magistrato italiano, dalla sua infanzia a Palermo fino alla sua tragica morte nella strage di Capaci.

Un padre che racconta la storia di un eroe

Il libro è un racconto intimo e personale, in cui il padre spiega al figlio perché ha scelto di chiamarlo Giovanni, un nome che porta con sé un grande peso e una grande responsabilità. Attraverso le parole del padre, il giovane Giovanni scopre la storia di suo padre, un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia, un uomo che ha combattuto per la giustizia e la verità.

Un viaggio attraverso la storia della mafia

Il libro è anche un viaggio attraverso la storia della mafia in Sicilia, un fenomeno che ha segnato profondamente la vita di Giovanni Falcone e di tutta la sua famiglia. Il lettore scopre come la mafia si è infiltrata in ogni aspetto della società, dalla politica all'economia, dalla scuola alla vita quotidiana.

Un messaggio di speranza

Nonostante la tragedia che ha segnato la vita di Giovanni Falcone, il libro è un messaggio di speranza. Il padre spiega al figlio che la lotta contro la mafia non è finita, che è un impegno che deve essere portato avanti da tutti, ogni giorno. Il libro è un invito a non dimenticare il sacrificio di Giovanni Falcone e di tutti coloro che hanno combattuto per la giustizia.

Un libro per tutti

"Per questo mi chiamo Giovanni" è un libro che può essere letto da tutti, dai bambini agli adulti. È un libro che insegna la storia, che fa riflettere sulla giustizia e sulla lotta contro la mafia, che ci ricorda l'importanza di essere cittadini consapevoli e responsabili.

Il libro è arricchito da una prefazione di Maria Falcone, sorella di Giovanni, e da un'intervista all'autore, Luigi Garlando.